
La corruzione porta sempre delle conseguenze negative che a loro volta si possono suddividere in 2 categorie: conseguenze statiche e conseguenze dinamiche.
Le conseguenze statiche, derivanti dalla corruzione, riguardano sia la sfera pubblica che quella privata e in entrambi i casi porta ad un aumento dei prezzi molto al di sopra del costo marginale.
Le conseguenze dinamiche sono anche più complesse e comportano dei effetti negativi sullo sviluppo e la crescita potenziale nel medio e lungo termine. In particolare, gli effetti negativi saranno sulla:
- Spesa pubblica. Lo stato spenderà di più per l’acquisto di beni e servizi e il denaro pubblico sarà spostato verso settori oppure aziende che pagano di più, ossia corrompono di più per raggiungere i propri obiettivi.
- Competizione. Maggiore e la corruzione in un paese, minore peso hanno le norme Antitrust e la loro applicazione nel paese. Inoltre, la corruzione porta anche dei vantaggi alle imprese già operanti nel settore, non consentendo alle nuove aziende di entrare.
- Investimenti domestici. La corruzione riduce la profittabilità degli investimenti a aumenta l’incertezza sulla futura profittabilità. Tutto ciò comporta effetti negativi sia sulla produttività, sia sulla produzione potenziale.
- Investimenti diretti esteri. Più un paese è corrotto, minori sono gli investimenti diretti esteri e di conseguenza minore è il progresso tecnologico e il know how che si può acquisire grazie a questi investimenti.
- Imprenditorialità. La corruzione porterà a meno aziende, meno start-up, meno innovazione, meno talenti e meno crescita.
Il rank sulla corruzione nell’UE
La Transparency International, ogni anno pubblica il Corruption Perception Index (CPI). L’indice consente di confrontare tutti i paesi del mondo sulla base del livello di corruzione. Assume valori da 1 a 100 e non tiene conto del livello di corruzione che si percepisce da ogni singolo individuo, ma si basa sulla percezione di analisti, esperti, imprenditori e manager. Più altro è il valore assunto, maggiore è la corruzione nel paese. La Transparency International definisce la corruzione come l’abuso dei pubblici uffici per il guadagno privato.
Secondo la Transparency International, al primo posto della classifica si trova Danimarca, che risulta essere il paese meno corrotto. Nei primi posti risultano tutti i paesi scandinavi. La Germania risulta essere nel dodicesimo posto, insieme all’Islanda.
Paesi | Punteggio da 1 a 100 | Classifica da 1 a 175 |
Danimarca | 92 | 1 |
Finlandia | 89 | 3 |
Svezia | 87 | 4 |
Norvegia | 86 | 5 |
Svizzera | 86 | 5 |
Olanda | 83 | 8 |
Lussemburgo | 82 | 9 |
Germania | 79 | 12 |
Islanda | 79 | 12 |
Gran Bretagna | 78 | 14 |
Belgio | 76 | 15 |
Irlanda | 74 | 17 |
Austria | 72 | 23 |
Estonia | 69 | 26 |
Francia | 69 | 26 |
Cipro | 63 | 31 |
Portogallo | 63 | 31 |
Polonia | 61 | 35 |
Spagna | 60 | 37 |
Lithuania | 58 | 39 |
Slovenia | 58 | 39 |
Lettonia | 55 | 43 |
Malta | 55 | 43 |
Ungheria | 54 | 47 |
Repubblica Ceca | 51 | 53 |
Slovacchia | 50 | 54 |
Croazia | 48 | 61 |
Bulgaria | 43 | 69 |
Grecia | 43 | 69 |
Italia | 43 | 69 |
Romania | 43 | 69 |
I paesi più corrotti secondo l’Indice di percezione della corruzione risultano essere l’Italia insieme alla Grecia e alla Romania.