La crescita economica ha un ruolo importante nel benessere dei propri abitanti, anche se non sempre una maggiore crescita si traduce in un maggiore benessere.
Se fino ad alcuni anni fa il Pil pro capite era l’unico indicatore utilizzato per misurare il benessere adesso si sono sviluppati diversi indicatori che tengono conto di una serie di fattori.
Ad esempio l’Ocse ha sviluppato il Better Life Index che prende in considerazione diversi fattori che influenzano il benessere come l’abitazione, il reddito, l’occupazione, le relazioni sociali, l’istruzione, l’ambiente, l’impegno civile, la salute, la soddisfazione, la sicurezza e l’equilibrio lavoro – vita.
La disuguaglianza è un altro fattore rilevante che influisce nella vita delle persone, in quanto può provocare un aumento della criminalità, un maggiore disaggio sociale e può portare anche a conflitti armati.
Dal punto di vista economico, diversi studi hanno dimostrato che una maggiore uguaglianza influisce positivamente sulla crescita e lo sviluppo economico del paese.
Un indicatore per misurare la disuguaglianza, in economia, è il coefficiente di Gini, ossia l’indice di concentrazione di Gini. Tale indice viene spesso utilizzato per misurare il grado di concentrazione nella distribuzione del reddito o della ricchezza e assume valori tra 0 ed 1. Valori bassi indicano una distribuzione abbastanza omogenea e quindi una maggiore uguaglianza.
Se dal punto di vista economico, per calcolare il grado di concentrazione viene utilizzato l’indice di concentrazione di Gini, dal punto di vista del benessere l’indice usato è European Happiness Equality Index.
European Happiness Index è stato creato dal The Happiness Research Institute e consente di confrontare i paesi non più sul benessere medio di un paese, ma sulla disuguaglianza nella distribuzione del benessere in quel paese. L’indice fornisce la deviazione standard dei dati usciti dall’ultimo European Social Survey. Al crescere della deviazione standard, cresce anche la disuguaglianza nel benessere.
Il rank 2015 dei paesi europei
Secondo European Happiness Equality Index è la Finlandia il paese con la minore concentrazione del benessere e quindi il paese dove gli abitanti sono maggiormente uguali sul benessere. Al secondo posto troviamo l’Olanda. Il terzo e quarto posto è stato occupato sempre da paesi scandinavi, Finlandia e Danimarca.
La Germania si trova al decimo posto, superato dalla Francia che ha preso il nono posto. La Gran Bretagna e l’Italia fanno peggio della media europea, occupando rispettivamente il quattordicesimo e il diciassettesimo posto. Negli ultimi posti dell’European Happiness Equality Index troviamo la Bulgaria e l’Albania.
La media europea ha una deviazione standard del 1.92 e solo 13 paesi da 29 presi in considerazione, hanno dei valori migliori della media e quindi una maggiore uguaglianza.