Analisi del mercato immobiliare italiano nel 2017

L’investimento immobiliare è ancora uno degli investimenti preferiti delle famiglie italiane. Dopo la lunga e ripida discesa iniziata dal secondo semestre 2008 e continuata per diversi anni, il 2016 si è chiuso con un bilancio positivo in media per il mercato immobiliare italiano. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate si evidenzia che solo nei primi nove mesi c’è stato un incremento medio delle transazioni del 20,3%. La maggior parte delle transazioni ha riguardato la sostituzione, ciò gli italiano hanno continuato a cambiare casa.

Sicuramente la situazione economica, finanziaria e politica in Italia nel 2017 non è delle migliori. Mancano i grandi investitori che comprano il residenziale, come ad esempio in Germania. La situazione politica italiana continua ad essere instabile. Anche quest’anno il tasso di disoccupazione continuerà ad essere alto, cosi come probabilmente la tassazione.

Nonostante ciò le previsioni per l’andamento del mercato immobiliare in Italia per il 2017 sono positivi in quanto sono diversi i fattori che possono contribuire positivamente. Tra questi fattori possiamo menzionare i bassi tassi di interesse, un accesso più facile ai muti da parte delle famiglie, le minori tensioni geopolitiche ecc.

Comprare casa comporta un grande sforzo economico e psicologico per la maggior parte delle famiglie, considerando che dispongono di risparmi così elevati. Come qualsiasi altro investimento, anche l’investimento in immobili si deve effettuare solo dopo un’analisi approfondita del mercato immobiliare. Se ad esempio il mercato immobiliare è sopravvalutato conviene aspettare.

Comprare casa in Italia. Analisi del mercato immobiliare in Italia nel 2017

Come nelle precedenti analisi sui mercati immobiliari, anche questa volta, il mercato immobiliare italiano sarà analizzato, utilizzando 3 indicatori: Price to Income, Price to Rent e Rata mutuo / Salario medio. Il Price to Income è dato dal rapporto fra prezzo mediano della casa con reddito mediano annuo.  Il Price to Rent è dato dal rapporto tra prezzo dell’immobile con l’affitto annuale. Infine l’indicatore Rata mutuo / Salario medio è dato dal rapporto tra rata media di un mutuo per un appartamento con il salario medio. Gli indicatori sono calcolati prendendo in considerazione un appartamento di 90 metri quadri e i dati sono forniti da Numbeo e sono relativi al mese di febbraio 2017.

Sulla base del indicatore Price to Income la città migliore risulta essere Trieste, nel quale ci vuole solo il reddito di 5.8 anni per comprare casa. Al secondo posto troviamo Cagliari con 9.5 anni per comprare un appartamento e al terzo posto Torino con 9.8 anni di lavoro. Il quarto posto è occupato da Bologna con un rapporto Price to Income di 11.4, seguito da Firenze con 14.9, da Milano con 17.2, da Napoli con 17.8 e da Roma con 21.4.

Facendo riferimento al rapporto Price to Rent Centro, nell’analisi del mercato immobiliare in Italia, tutte le città risultano avere valori sopra i 20 e quindi in queste città il mercato immobiliare è sopravvalutato.

Se, invece, si vuole investire nel mattone, ma questa volta comprare un appartamento in periferia e non più al centro, la situazione cambia per alcune citta. Secondo il Price to Rent Periferia a Trieste e a Genova il Price to Rent è inferiore a 20, ma maggiore a 15 e quindi in genere conviene stare in affitto, anche se non sempre. Tutte le atre città risultano avere valori sopra i 20 e quindi in queste città il mercato immobiliare è sopravvalutato.

Sulla base del rapporto Rata mutuo con Salario medio, al primo posto troviamo di nuovo Trieste dove solo il 36.8% del reddito va per la rata del muto. Al secondo posto si trova Cagliari, dove serve il 61.1% del proprio reddito per pagare la rata del mutuo e al terzo posto Torino con un rapporto pari a 61.5%.

L’ultimo posto della classifica è occupato, come nel Price to Income da Roma con 141.7% che significa che serve più del reddito percepito per pagare la rata del mutuo.

Conclusione

Dall’analisi del mercato immobiliare in Italia è risultato che tale mercato è sopravvalutato nella città analizzate. Nonostante ciò sicuramente non possono mancare casi in cui alcune abitazioni possono risultare sottovalutate nonostante in media il mercato immobiliare è sopravvalutato.

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